Ghost 4 linux, o più semplicemente g4l, è un software del tutto simile a norton ghost. Permette di fare un’immagine di backup di una intera partizione del vostro HD. Volete conservare dati o più semplicemente avete configurato al massimo la vostra linux box e non volete rischiare di perdere tutto? G4L allora fa per voi…
Sembra e dico sembra! che funzioni anche su partizioni ntfs ma non voglio responsabilità sulle conseguenze! Io l’ho sempre usata per filesystem *unix!
Premetto che per ora ho solo fatto il backup del mio ubuntu.. per fortuna ancora non ho dovuto ripristinare 🙂 quindi vi spiegherò solo come fare il backup in pochi semplici passi.
1) Scaricate e masterizzate il software: potete trovarlo qui (scaricate la iso e non dovreste avere problemi).
2)Riavviate il pc con il disco di g4l inserito nel lettore (controllate che nel BIOS la sequenza di boot controlli prima i lettori DVD o CD)
3)Per prima cosa g4l vi fa scegliere un kernel da usare… io ho dovuto utilizzare il 2.6.16.6 (gli altri non mi vedevano gli HD SATA)
4)Dopo qualche secondo vi ritroverete di fronte alla linea di comando… ninete paura 😉 digitate
g4l
A questo punto comincia il vero lavoro. Per prima cosa vi spiego la suddivisione delle partizioni dei miei HD:
1 hd PATA —-> hda
diviso in due partizioni:
hda1 —-> ntfs — è la partizione con Windows
hda2 —-> ext3 — è la partizione con la / di linux
1 hd SATA —-> sda
diviso in tre partizioni:
sda1 —-> ntfs — è la partizione con i dati per windows… (ancora nn mi son deciso di eliminare tutta stà roba :))
sda2 —-> Fat — è la partizione che uso per scambiare file tra win e ubuntu
sda3 —-> ext3 — è la partizione dove stà la mia /home
Ora quello che volevo era: fare un immagine di hda2 con tutte le impostazioni di ubuntu e salvarla nella mia home.
Allora si prosegue così:
1) Scegliamo “File mode” —-> “select partition”
in questo passaggio montiamo la partizione sulla quale poi salveremo il file immagine, quindi scegliamo sda3. Il programma ci dice che dovremo salvare l’immagine nella cartella /mnt/local/
2) Scegliamo “Launch client” e selezioniamo la partizione da backuppare… nel mio caso hda2.
3) Diamo il nome all’immagine: /mnt/local/backup.img.gz e premiamo F5.
4) Nella schermata successiva ho lasciato tutto di default, quindi compressione gzip (mi sembra un’ottima scelta) ecc. ecc…
5) Ancora F5 e il programma ci farà lasciare una descrizione all’immagine… ancora F5 e il backup finalmente parte.
Per salvare la mia root directory di circa 3 Gb ci son voluti 6-7 minuti…
E’ tutto!!
Per il restore la procedura sembra del tutto simile ma fortunatamente, come ho detto, non ho ancora avuto la necessità di provarla :).
Spero sia tutto il più chiaro possibile… alla proxima!
Pensieri sparsi 
Uso e conosco Ghost 2003 da vari anni su sistemi windows.
Tramite Ghost ho creato immagini di partizioni con S.O. e programmi freschi di installazione, con le quali rinfresco il mio HD ogni qualvolta si “incanta” o si “inzozza” irrimediabilmente dopo una serie di connessioni sul web.
La particolarità di Ghost su sistemi Microsoft è che le immagini delle partizioni possono essere ricavate in modo da contenere solo i dati registrati sul disco e non i settori vuoti. In tal modo ad esempio per un normale utilizzo di WinXP su una partizione di 3 GB massimi impegnati, basta una immagine compressa di 1,5 GB, anche se la partizione di provenienza è di 20 GB o più, con tempi di pochi minuti.
E’ ovvio che con Ghost si può creare la copia immagine di una partizione anche settore per settore, ma ciò servirebbe solo a riempire il disco con immagini gigantesche per pochi GB di dati effettivi, con dispendio di spazio su disco e di tempo, anche oltre mezz’ora, soprattutto pensando a ripristini frequenti, inevitabili con i troiai in giro sul web.
Invece Ghost quando lavora con sistemi Linux opera settore per settore, e quindi è scomodissimo.
E G4L cosa fa? Realizza immagini di partizioni escludendo i settori vuoti? Ecco l’amletico problema. Con dischi odierni di 500 e più GB come si può pensare di utilizzare un G4L se deve registrare ogni capellino di partizioni o interi dischi? Fatemi sapere e soprattutto scrivete queste cose sul vostro sito e indicate ad esempio quanto tempo ci vuole mediamente con G4L per scrivere e ripristinare una partizione Linux da 50 o 100 GB, tanto per essere veramente utili. Altrimenti è facile pubblicizzare certe cose che poi si rivelano dinosauri dell’informatica, sia come mole eccessiva che come vetustà di concezione di base. E la trasparenza vale più di ogni chiacchiera. Grazie.
La partizione di cui ho fatto l’immagine è una partizione di 18Gb di cui 3 occupati dalla Root directory…
l’immagine che ne è uscita è di 1.1Gb… il tempo impiegato l’avevo scritto “5-6 minuti”…
Per quanto riguarda il ripristino non saprei dirti visto che non ho mai avuto la necessità di farlo (e certo non mi metto a scrivere di cose che non ho provato 😉 ).
In ultimo volevo sottolineare che io non pubblicizzo proprio niente… questo post, come tutti gl altri della categoria “my tips”, li scrivo soprattutto per ricordarmi determinate procedure… se tornano utili ad altri mi fa piacere… certo non ho la pretesa di scrivere delle vere “guide”.
Questo è tutto.
Ciao giupino sono un niubbo con linux lo istallato da poco meno di 3 settimane ho istallato kubuntu con wubi praticamente un istallazione su windows disistallabile da pannello di controllo>istallazione/disidtallazione programmi di windows e avendo un solo hd ho istallato in c con windows giusto x familiarizzare con kubuntu 8.04 alpha in attesa della versione ufficiale ad aprile e quindi di una istallazione piu completa dedicandogli un hdd intero quello che vorrei sapere io se vorrei fare adesso un cd di sicurezza da cui posso rimettere su kubuntu come dovrei fare se mi puoi aiutare x tutti e due i casi cioe quello che ho ora due sistemi su stesso hdd linux istallato con wubi e invece se ne avessi 2 di hdd uno con winzoz e uno co kubuntu un altra cosa come fai ad avere la home su un altra partizione? e kubuntu su un altra?
grazie anticipatamente